"ENCONTROS DE MÚSICA BRASILEIRA" A ROMA (4-5 /09/ 2019) - di Giovanni Guaccero

Se alla base del festival “Encontros de Música Brasileira” (Il Cantiere, Roma 4-5 settembre 2019), c’era l’idea di sviluppare una progettualità artistica nella direzione della ricerca, della produzione originale e dell’incontro tra musicisti brasiliani e italiani, nell’ambito dello choro e della MPB vocale e strumentale... possiamo dire che la due giorni romana è stata un successo, sia per i contenuti emersi che per il pubblico che è accorso, in un contesto come il nostro, dove non è facile far passare l’idea che la musica popolare brasiliana, lungi dall’essere solo un genere da “intrattenimento”, può anche legarsi anche a un’idea di ricerca e di produzione originale, finalizzata sia alla dimensione performativa che a quella discografica.

Le giornate del 4 e 5 settembre sono state la parte “visibile” dell’incontro, ma in realtà tutti i musicisti coinvolti, nei due giorni precedenti si erano visti presso la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, per lavorare a progetti di gruppo e discografici, che speriamo prenderanno corpo tra Italia, Brasile e Portogallo, con l’intento di sviluppare anche in Europa e in Italia una produzione originale di choro e di MPB (intesi come linguaggi musicali), che, pur mantenendo un legame con le matrici brasiliane, possa svilupparsi in forme autonome, grazie a musicisti europei e brasiliani residenti in Europa, in un processo non dissimile da quanto è avvenuto per il jazz.  

Ma rimanendo al Festival (che portava come sottotitolo: “Festival per la ricerca e la produzione artistica nello Choro e nella MPB”), realizzatosi grazie alla collaborazione tra la Scuola di Testaccio, Cordas Brasileiras e Il Cantiere, si può dire che ha visto la partecipazione di quattro “entità” distinte, che poi si sono scomposte e addizionate in varie forme: il duo brasiliano Henrique Neto (chitarra 7 corde) e Carlos César (percussioni), i quali risiedono attualmente a Porto, il duo italo-brasiliano Choro de Rua con Barbara Piperno (flauto) e Marco Ruviaro, (chitarra 7 corde), la cantante e cantautrice brasiliana Tatiana Valle (voce e chitarra), e il duo italiano EfeitoBrasil con Roberta Piccirillo (voce) e Giovanni Guaccero (pianoforte). 

Entrambi i giorni si sono aperti con due mini-workshop: il primo sulla chitarra 7 corde, con due maestri come Henrique Neto (attuale vice-presidente della “Escola brasileira de Choro Raphael Rabello di Brasília”) e Marco Ruviaro (chitarrista, mandolinista e compositore da tempo residente in Italia), rappresentativi di due scuole diverse (Brasília e São Paulo) e di due approcci in parte diversi, ma perfettamente integrabili sia sul piano performativo che su quello didattico. 

Il secondo con il sottoscritto e Carlos César sui ritmi del samba, dove, dopo una introduzione in cui ho reso partecipe il pubblico delle acquisizioni teoriche veicolate dai fondamentali testi del musicologo Carlos Sandroni (che ha scritto parole definitive sulla relazione del ritmo del samba con le sue matrici africane), si è passati alla parte pratica con uno dei migliori percussionisti brasiliani, il carioca Carlos César, che per tanti anni ha accompagnato interpreti come Maria Bethânia e Elza Soares.

 Per la parte concertistica, la prima sera, il 4 settembre, è iniziata con il concerto del duo Choro de Rua, che oltre a una smagliante riproposizione dei classici del loro repertorio hanno suonato brani originali di Ruviaro e di altri autori contemporanei (facenti parte del loro nuovo progetto discografico di prossima uscita), nonché una bellissima versione del mio Chorinho flauteado, scritto in “parceria” col poeta Luís Elói Stein, interpretato in questa occasione per la parte vocale da Tatiana Valle, la quale è stata poi la protagonista del secondo set in “solo”.
Tatiana Valle, accompagnandosi alternativamente con la chitarra, con le percussioni e con una loop station ha proposto suoi brani originali e brani di MPB (Milton Nascimento, Djavan, João Bosco) oltre a una toccante versione di Senhorinha di Guinga, in una dimensione di costante reinvenzione e personalizzazione dei materiali musicali di partenza. Poi si sono uniti a lei Marco Ruviaro e Barbara Piperno, per un finale di concerto all’insegna del samba.   

La seconda sera è iniziata con la perfomance dell’EfeitoBrasil Duo, per la quale con Roberta avevamo selezionato quasi tutte musiche originali: mie composizioni scritte in parceria con Luís Elói Stein, Maria Lúcia Verdi, Gilson Silveira, poi due pezzi di Ruviaro e Silveira e brani di Zé Miguel   Wisnik, Dori Caymmi e Guinga.
La particolarità è stata quella di inserire anche brani in lingua italiana, seppur scritti con parceiros brasiliani (possiamo definire anche questa MPB?). Le percussioni di Carlos César hanno accompagnato i brani finali, tra cui Acapulco, un estemporaneo omaggio al suo autore, l’immenso João Gilberto, recentemente scomparso.

Il concerto conclusivo è stato quello di Henrique Neto e Caros César, che già avevamo sentito a maggio in occasione del loro workshop a Testaccio. Il loro è stato ancora una volta uno spettacolo di altissimo livello, con l’esecuzione di brani di grandi chitarristi, da Baden Powell, a Raphael Rabello a Yamandu Costa, e soprattutto di brani originali di Henrique Neto di recente composizione. E per alcune musiche si sono poi uniti nel finale sia Marco Ruviaro che Barbara Piperno, nel pieno spirito di questi “encontros”…


Per chiudere la performance siamo saliti nuovamente sul palco io e Barbara per eseguire due mie nuove composizioni strumentali insieme a Henrique e Carlos, e a seguire ci hanno raggiunto Ruviaro, Tati Valle e Roberta Piccirillo per salutare il pubblico tutti insieme con due classici del samba: A flor e o espinho di Nelson Cavaquinho e  Guilherme de Brito, e O sol nascerá,  come omaggio al grande Elton Medeiros scomparso il giorno prima, che scrisse questo brano insieme a Cartola. 

Non poteva mancare poi una roda di choro a cui si sono uniti vari musicisti romani tra cui Massimo Aureli e Simone Apa. 
Posso solo aggiungere che per me è stato molto bello poter condividere queste giornate con musicisti di tale livello: i brasiliani “bolognesi” di Choro de Rua, con cui nel 2016 avevo già realizzato il disco “A roda dos planetas errantes”, tappa fondamentale del mio percorso artistico, Roberta Piccirillo con la quale in questi anni stiamo sviluppando diversi progetti, e gli altri nuovi amici brasiliani (Henrique Neto, Carlos César, Tatiana Valle), con cui ci si sta “scoprendo” ora, nelle prove e in quei momenti di condivisione di palco, avvenuti durante il festival, con l’intento di realizzare un’ulteriore tappa di questo percorso di trasmissione culturale, crescita e sviluppo della musica brasiliana e dello choro in Italia.

Ancora un ringraziamento a tutti i musicisti e a coloro che in qualche forma hanno aiutato: la Scuola Popolare di Musica di Testaccio, Raffale Bella e Cordas Brasileiras, Fabio Spadavecchia di Nabocadopovo.it, Salvatore Di Cesare del Cantiere e tutto il pubblico intervenuto.

Giovanni Guaccero 

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